La diatermia

diatermia

 

La diatermia ha come obiettivo quello di far aumentare la temperatura in differenti tessuti in maniera di incrementarne il metabolismo stimolando u processo di rigenerazione.

Questa tecnica ci permette di trattare zone del corpo molto piccole come ad esempio i tendini supinatori (nel caso di epicondilite), e zone molto grandi come ad esempio la schiena o gli arti inferiori.

DIATERMIA LOCALE

Una cosa fondamentale è la precisione nell’applicazione degli elettrodi se vogliamo ottenere l’effetto desiderato. Bisogna tenere presenti due concetti base, la corrente deve raggiungere il tessuto da trattare e la temperatura deve essere sempre piacevole per il paziente.

APPLICAZIONE DEGLI ELETTRODI

L’elettrodo passivo deve aderire bene alla pelle e deve rimanere fisso per tutta la durata della sessione. La rimozione o lo spostamento di un elettrodo durante la terapia potrebbe provocare bruciature sulla pelle. L’elettrodo attivo invece, che muoveremo durante la terapia, deve sempre toccare la pelle mentre c’è passaggio di corrente. Assicurarsi quindi che l’elettrodo passivo sia fissato, anche con fasce elastiche e che quello attivo aderisca alla pelle. rimuovere gli elettrodi alla fine del trattamento dopo aver interrotto la corrente.

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LOCALIZZAZIONE DEL DOLORE

Gli elettrodi devono trovarsi alle estremità della parte da trattare. La densità del calore dipenderà dal volume della zona trattare. Quindi per trattare zone grandi, abbiamo bisogno di elettrodi più grandi in maniera che la corrente passi senza grandi imopedmenti tra un elettrodo all’altro.

DIREZIONE DELLA CORRENTE CON ELETTRODI DI DIVERSE DIMENSIONI IN POSIZIONE PARALLELA

È il metodo più comune di applicazione degli elettrodi, il calore viene percepito all’elettrodo attivo (generalmente il più piccolo dei due). L’elettrodo attivo va posizionato il più vicino possibile alla zona da trattare mettendo il più grande (passivo) in parallelo.

ELETTRODI DI DIMENSIONI DIVERSE IN POSIZIONE OBLIQUA

Laddove non fosse possibile applicare gli elettrodi in maniera parallela, questi vanno posizionati in maniera trasversale (obliqua). La temperatura sarà più elevata dove ci sarà maggiore densità di corrente, che corrisponde con la zona degli elettrodi più vicini.

CONSIDERAZIONI GENERALI

Una seduta normale ha la durata di circa 30 minuti, con tempi inferiori non ci sono giovamenti. Nel caso ci fossero patologie acute, il calore percepito deve essere modeto, in situazioni croniche invece deve essere maggiore sempre evitando sensazioni spiacevoli al paziente.

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