La magnetoterapia è una affermata terapia complementare che utilizza campi magnetici per trattare una vasta gamma di patologie mediche e migliorare il benessere generale. I trattamenti domiciliari di magnetoterapia possono essere eseguiti tramite dispositivi elettronici in grado di generare un campo magnetico e sul mercato troviamo principalmente due tipologie di dispositivi per la magnetoterapia: a bassa frequenza e alta frequenza. In questo articolo, esamineremo le differenze tra la magnetoterapia a bassa frequenza e quella ad alta frequenza, discutendone applicazioni e benefici.
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Indice dei contenuti
Magnetoterapia a bassa frequenza
La magnetoterapia a bassa frequenza utilizza campi magnetici pulsati a frequenze comprese tra 1 e 100 Hz. Questi campi magnetici a bassa frequenza sono in grado di penetrare più in profondità nei tessuti e sono stati dimostrati efficaci nel trattamento di una vasta gamma di patologie mediche. I dispositivi a bassa frequenza ricoprono le destinazioni d’uso più comuni, come il trattamento delle fratture, il trattamento degli edemi ossei Le principali applicazioni della magnetoterapia a bassa frequenza includono:
Trattamento del dolore
La magnetoterapia a bassa frequenza può essere utilizzata per alleviare il dolore cronico e acuto, come il mal di schiena, l’artrite reumatoide, la fibromialgia. I campi magnetici a bassa frequenza possono modulare la trasmissione degli impulsi nervosi, riducendo il segnale del dolore percepito dal cervello.
Guarigione delle ferite e rigenerazione dei tessuti
La magnetoterapia a bassa frequenza è stata utilizzata con successo per accelerare il processo di guarigione delle ferite e la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Questo tipo di terapia può stimolare la proliferazione cellulare, la formazione di nuovi vasi sanguigni e la sintesi del collagene.
Trattamento delle fratture ossee e osteogenesi
La magnetoterapia a bassa frequenza può essere utilizzata per trattare le fratture ossee non consolidate e accelerare la guarigione. I campi magnetici pulsati a bassa frequenza sono in gradi di stimolare la formazione di nuovo tessuto osseo e favorire la rigenerazione ossea. Visti gli ottimi risultati, questa tipologia di applicazione è diventata oramai di uso comune in ortopedia, nei protocolli di riabilitazione.
Magnetoterapia ad alta frequenza
La magnetoterapia ad alta frequenza utilizza campi magnetici pulsati a frequenze superiori a 100 Hz, fino agli ordine dei MHz (milione di Hertz). Questi campi magnetici ad alta frequenza possono avere effetti diversi sui tessuti e le cellule rispetto alla magnetoterapia a bassa frequenza. Alcune delle principali applicazioni della magnetoterapia ad alta frequenza includono:
Trattamento delle infezioni e dell’infiammazione
La magnetoterapia ad alta frequenza può essere utilizzata per ridurre l’infiammazione e combattere le infezioni. I campi magnetici ad alta frequenza possono stimolare il sistema immunitario, aumentando la produzione di cellule immunitarie e migliorando la capacità del corpo di combattere agenti patogeni. Inoltre, la magnetoterapia ad alta frequenza può ridurre l’infiammazione, riducendo la produzione di citochine pro-infiammatorie e promuovendo la guarigione dei tessuti.
Stimolazione della circolazione sanguigna
La magnetoterapia ad alta frequenza può migliorare la circolazione sanguigna e promuovere la vasodilatazione. I campi magnetici ad alta frequenza possono stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni e migliorare il flusso sanguigno nei tessuti, aumentando l’apporto di ossigeno e nutrienti e facilitando l’eliminazione delle tossine.
Miglioramento del tono muscolare e della forza
La magnetoterapia ad alta frequenza può essere utilizzata per migliorare il tono muscolare e aumentare la forza muscolare. I campi magnetici ad alta frequenza possono stimolare la contrazione muscolare e aumentare l’efficienza delle fibre muscolari, migliorando le prestazioni fisiche e la resistenza.
Confronto tra magnetoterapia a bassa frequenza e ad alta frequenza
Sebbene la magnetoterapia a bassa frequenza e quella ad alta frequenza abbiano alcune applicazioni simili, esistono alcune differenze chiave tra i due tipi di terapia:
Penetrazione dei tessuti: i campi magnetici a bassa frequenza tendono a penetrare più in profondità nei tessuti rispetto a quelli ad alta frequenza, rendendoli più efficaci nel trattamento di patologie mediche che coinvolgono tessuti più profondi, come ossa, muscoli e organi interni.
Effetti biologici: i campi magnetici a bassa frequenza e ad alta frequenza hanno effetti biologici diversi sul corpo. Ad esempio, la magnetoterapia a bassa frequenza può essere più efficace nel modulare la trasmissione degli impulsi nervosi e stimolare la rigenerazione dei tessuti, mentre la magnetoterapia ad alta frequenza può avere un maggiore impatto sull’infiammazione, la circolazione sanguigna e il tono muscolare.
Conclusione
La scelta tra un dispositivo di magnetoterapia a bassa frequenza e ad alta frequenza dipende dalle esigenze individuali e dalle condizioni mediche specifiche che si desidera trattare. Entrambi i tipi di magnetoterapia offrono vantaggi e applicazioni uniche, e la terapia più adatta varia a seconda delle circostanze.
Nelle casistiche più comuni e nel post trauma, i dispositivi a bassa frequenza sono quelli da preferire, mentre ha senso orientarsi su un modello ad alta frequenza se si vuole effettuare dei cicli terapeutici annuali per mantenere uno stato salutare ottimale. In ogni caso, prima di iniziare un trattamento con magnetoterapia, ricordiamo che è fondamentale consultare un medico o uno specialista per valutare il proprio stato di salute generale e la terapia più adatta alle proprie condizioni mediche.
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