Principi sportivi relativi all’allenamento mediante elettrostimolatore

1. PRINCIPIO DI MOLTEPLICITÀ O UNITÀ ORGANICA.

Quando si lavora su un aspetto, ad esempio la forza, non si va a sviluppare solo questa, ma essendo il corpo un tutt’uno, andiamo ad incidire su tutto l’apparato.

Detto questo, capiamo che non dobiamo allenarci su una data parte del corpo in base a ciò che preferiamo in quel momento, la scienza dello sport ha già provato che allenando sempre e solo una qualità muscolare si tende alla fine per limitarla. Gli atleti migliori sono quindi quelli che allenano tutti gli aspetti del muscolo, velocità, resistenza, forza e non solo uno di questi aspetti.

2. PRINCIPIO DELLA FREQUENZA O DELLA CONTINUITÀ.

I risultati dipendono dal tempo che si dedica agli allenamenti. E’ un principio basico ma da tenere sempre a mente. Anche nella riabilitazione, il paziente non può saltare intere sessioni se vuole raggiungere gli obbiettivi prefissati nei tempi giusti.

3. PRINCIPIO DEL CARICO DI LAVORO PROGRESSIVO.

I carichi di lavoro devono essere rapportati al livello della persona che efettua l’allenamento. Uno sportivo navigato avrà carichi maggiori rispetto a una persona che si avvicina per la prima volta a un allenamento fisico. Le cose vanno fatte per gradi e così anche per l’elettrostimolazione.

4. PRINCIPIO DEL SOVRACCARICO

Bisogna adattare il nostro corpo allo sforzo fisico e questo si può fare solo non facendo abituare l’organismo con carichi troppo esigui. Tutto questo va fatto sempre senza esagerare e tenendo presente il punto precedente.

5. PRINCIPIO DEL TRANSFERT NELL’ELETTROSTIMOLAZIONE

Ci si chiede sempre se allenandosi con un elettrostimolatore alla fine si possa raggiungere un rendimento migliore nello sport che pratichiamo. L’elettrostimolatore può migliorare le caratteristiche motorie dell’organismo, ma come già detto in precedenza, per migliorarsi nello sport occorre anche allenarsi “sul campo” migliorando la tecnica, la tattica e la qualità del nostro gioco.

Quando ci si allena con un elettrostimolatore, bisogna considerare gli stessi aspetti di quando si effettua un allenamento tradizionale. Bisogna adeguare i tempi, i carichi e i programmi ai nostri bisogni e necessità.

Le variabili che dobbiamo tenere presente nell’elettrostimolazione sono molteplici, frequenza, ampiezza durata dell’impulso e tempi di recupero. Tutto ciò può spaventarci in un primo momento. E’ per questo che gli elettrostimolatori hanno programmi specifici che ci facilitano di molto l’utilizzo. Il programma di allenamento deve basarsi su aspetti logici, stabilendo un aumento progressivo dei carichi ad esempio, come in un allenamento vero e proprio.

L’elettrostimolazione neuromuscolare (ENM) e utile in persone sedentarie, o in quelle persone con mobilità limitata. Trova uso in sedute post operatorie. Non bisogna sostituire del tutto l’attività fisica con l’ENM, ma integrare le due attività.

  • Elaborare una tabella di lavoro settimanale
  • utilizzare un abbigliamento comodo
  • Automatizzarsi nella posizione degli elettrodi
  • Riuscire ad aumentare gradualmente il livello della corrente. Il corpo tenderà ad adattarsi se usiamo sempre la stessa intensità della corrente, quindi aumentarla regolarmente porterà a maggiori risultati.
  • Decidere insieme all’allenatore come e quando utilizzare l’elettrostimolazione nel caso in cui si utilizzasse in allenamenti professionali.

Scegli l’elettrostimolatore più adatto

 

L’acronimo TENS vuol dire Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation. E’ un tipo di elettrostimolazione con proprietà antalgiche atto a contrastare i fenomeni di dolore provocati dalle più svariate patologie; dolori cervicali, artrosi, mialgie, neuriti, mal di schiena, periartrite, pesantezza alle gambe, debolezza muscolare, solo per citarne alcuni. L’intensità va fissata tra la soglia di percezione e quella del dolore. Esistono vari programmi TENS tra i quali:

TENS rapido, ha la funzione di antidolorifico, blocca il dolore a livello spinale. Lavora sul sintomo attivando le fibre nervose di grande diametro bloccando la trasmissione delle fibre più piccole. Formare un quadrato con gli elettrodi nella zona in cui si sente dolore.

TENS endorfinico, ha la proprietà di elevare la soglia del dolore o per ottenere un effetto vascolarizzante, a seconda di come vengono posizionati gli elettrodi.

TENS a scansione, simile al Tens rapido, la frequenza e la larghezza dell’impulso variano durante il trattamento per evitare che il corpo si abitui. Selezionare un’intensità e mantenerla fino alla fine.

TENS valori massimi,  produce un blocco periferico degli impulsi di dolore, adatto per contusioni o traumi simili per i quali bisogna intervenire subito.

TENS impulsi Burst,  simile all’endorfinico.

Cervicalgia – Cefalea, adatto ai dolori in zona cervicale.

Lombalgia, specifico per la zona dorsale e lombare.

Sciatalgia, tratta l’infiamazione del nervo sciatico.

Distorsioni – contusioni, svolge una funzione che calma i dolori in seguito a questo tipo di infortuni.

Antinfiammatorio, programma specifico per gli eventi infiammatori.

Vascolarizzazione, aumenta il flusso sanguigno nella zona trattata andando ad eliminare sostanze alogene e ristabilendo le condizioni normali.

Decontratturante, adatto a recuperare le funzionalità originarie del muscolo.

Ematomi, crea un’azione drenante che cntribuisce all’eliminazione degli ematomi.

Impulsi rigeneranti, vascolarizza e tonifica la muscolatura superficiale.

Prevenzione atrofia, mantiene il trofismo muscolare, lavorando principalmente sulle fibre lente.

Atrofia, per recperare il trofismo muscolare dopo periodi di inattività.

Qui un elenco di elettrostimolatori Tens

Ogni elettrostimolatore possiede dei programmi propri tra i quali troviamo senz’altro:

Programmi Sport,

  • riscaldamento da usare prima di ogni sessione di allenamento,
  • Recupero muscolare, favorisce la capillarizzazione e il drenaggio. Utile dopo gli allenamenti.
  • Capillarizzazione, aumenta la circolazione nell’area trattata; l’uso prolungato consente di rafforzare la resistenza.
  • Agonista/antagonista, studiato appositamente per allenare i quatricipiti e suoi antagonisti il bicipite femorale oppure il bicipite brachiale e il tricipite. Il lavoro si basa sullo sviluppo della forza.
  • Forza resistenza, studiato per incrementare la resistenza agli sforzi.
  • Forza base, aumenta la forza muscolare del muscolo.
  • Forza veloce, studiato per quegli atleti che intendono migliorare la propria velocità, o per coloro che intendano sviluppare questa caratteristica.
  • Forza esplosiva, per coloro che intendono prediligere l’aumento dell’esplosività del muscolo.
  • Resistenza, per aumentare la capacità di resistenza muscolare, in sport come la maratona, fondo ecc…
  • Contrazioni toniche adatto a migliorare la microcircolazione favorendo il processo di drenaggio.
  • Contrazioni fasiche, datto allo sviluppo della forza muscolare per la frequenza più alta.
  • Lipolisi, programma votato all’estetica indicato per quelle zone che presentano accumuli di grasso. Produce un aumento del metabolismo locale favorendo l’eliminazione della “buccia d’arancia”.
  • Rassodante, lavora sulle fibre lente per rassodare la muscolatura.
  • Tonificante, migliora il trofismo muscolare.
  • Definizione muscolare, programma che lavora sulle fibre veloci in modo da modellare i muscoli.
  • Modellamento (sculpting), combina impulsi tonificanti a impulsi di capillarizzazione in maniera da mobilitare i grassi accumulati.
  • Microlifting, migliora l’aspetto estetico dei muscoli facciali.
  • Massaggio relax, programma ideale dopo una fase di allenamento o semplicemente dopo una lunga giornata di lavoro.
  • Defaticante generale, migliora il flusso sanguigno e l’ossigenazione muscolare andando ad eliminare l’accumulo di acido lattico, riducendo il dolore e la possibilità di contratture.
  • Drenaggio, aumenta la microcircolazione all’interno delle parti trattate producendo contrazioni ritmiche.

 

Utilizziamo l’elettrostimolazione con valori crescenti in maniera graduale iniziando dal Riscaldamento, produciamo uno stimolo sempre più intenso in maniera da preparare il muscolo allo sforzo. Passiamo quindi a una Contrazione tonificante, stimolante o per trattamento amiotrofico, durante questa fase si vedrà il muscolo aumentare di dimensioni a vista d’occhio. Aumentiamo i valori fino al massimo livello di sopportazione. Si consiglia di annotare le intensità ragiunte in modo da cercare di superarle nelle successive sedute. C’è poi l’Elettrostimolazione per massaggi, rilassante dove regoliamo lo stimolo finchè non riceviamo una sensazione piacevole. L’Elettrostimolazione per capillarizzazione, Elettrostimolazione per lipolisi e drenaggio viene usata per creare l’effetto pompa drenante. Elettrostimolazione e Tens per i quali l’intensità va regolata tra la soglia di percezione e quella del dolore.

 

GLI ELETTRODI:

La parte in cui applichiamo gli elettrodi deve essere pulita, vanno altresì attaccati e staccati nel modo corretto (evitando di toccare gli angoli o le parti laterali dove potrebbe venire via il gel), in modo che durino più a lungo. Col tempo il gel tenderà comunque a seccarsi, quindi si può procedere mettendo un pò di gel conduttore prima di riporre l’elettrodo nel suo sacchetto. Evitare di lasciare gli elettrodi fuori dal sacchetto a tenuta stagna e a contatto con agenti atmosferici.

I CAVI E I COLLEGAMENTI:

Solitamente si presta attenzione al dispositivo e poca ai cavi ma bisogna tenere conto che anche un dispositivo di altissima qualità perde la sua totale efficacia in presenza di cavi rovinati. Conservarli quindi nel sacchetto originale, piegarli in maniera corretta. Collegare con attenzione gli spinotti.

DISPOSITIVI DI ELETTROSTIMOLAZIONE:

Seguire sempre le indicazioni fornite dal fabbricante.

LA PELLE:

La pelle deve essere pulita per consentire alla corrente elettrica di raggiungere il nervo motore.

ELETTROSTIMOLAZIONE: VANTAGGI DA CONSIDERARE

Tra i vantaggi che possiamo elencare nell’utilizzo di un elettrostimolatore ci sono senz’altro:

  • Nessun sovraccarico per le articolazioni
  • Ridotta sudorazione
  • Utilizzabilità anche in caso di protesi
  • Scarsa sollecitazione cardiovascolare
  • Nessuna stanchezza mentale alla fine dell’allenamento

 

E’ proibito l’utilizzo dell’elettrostimolatore ai portatori di pacemaker, cardiopatici, epilettici, donne in gravidanza, affetti da flebite, in caso di febbre, tromboflebite e malattie gravi. In caso di traumi, stress muscolari o altri problemi di salute, consultare il medico. Non utilizzare vicino a ferite non ancora cicatrizzate.

Per quanto riguarda invece gli effetti collaterali, al momento non se ne conoscono di significativi. Si possono verificare arrossamenti cutanei nella parte dove vengono applicati gli elettrodi. L’utilizzo nelle ore notturne potrebbe provocare perdita di sonno.

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